Mandorla di Toritto
MANDORLA DI TORITTO
“Sarebbe un grave errore distruggere l’attuale patrimonio di varietà, affermatesi attraverso un‘esperienza secolare, per ottenere la desiderata standardizzazione[…] nelle zone di antica coltura la questione delle varietà non può essere trattata con semplicismo […] né è esclusa la probabilità che talune varietà, oggi confinate in aree ristrette, valgano quanto o più di quelle che hanno raggiunto la celebrità per merito di una maggiore attività commerciale.” Leonardo Fanelli
La mandorla di Toritto è un frutto pregiato che si raccoglie nell’arco di tempo tra agosto e metà ottobre, un alimento che ha conosciuto negli ultimi anni una grande affermazione nei circuiti dell’alta gastronomia italiana e internazionale. Molto usata nella pasticceria sotto forma di pasta reale e nella produzione di torroni, può anche essere mangiata al naturale o dopo una leggera tostatura.
Il seme della varietà denominata “Filippo Cea”, di cui sopravvive la pianta madre in località “Matine di Toritto”, si presenta simmetrico e di media grandezza, con episperma ruvido di colore ocra oscuro e la punta piccolissima e arrotondata. Dal sapore dolce, intenso ma allo stesso tempo equilibrato ed elegante, si contraddistingue per un alto contenuto di olio e acidi grassi polinsaturi, una bassissima acidità e una spiccata pastosità, con note di burro finali all’assaggio.
L’eccezionale profilo organolettico e nutrizionale della mandorla “Filippo Cea” è stato dimostrato da vari studi condotti dall’Istituto Sperimentale Agronomico di Bari, che hanno rilevato un elevato contenuto in olio (59,57%), di cui quasi il 74% è rappresentato dall’acido oleico, seguito da un 18,6% di acido linoleico.
Una delle caratteristiche che rende questo frutto utilissimo per la salute è la ricca presenza di vitamina E, in forma di tocoferolo, che svolge un’importante azione antiossidante per il nostro organismo
RICONOSCIMENTI
- Inserito nella lista dei Prodotti agroalimentare tradizionale italiano (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf)
- Presidio Slow Food